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Anatocismo bancario: cosa fare.

L’Anatocismo bancario è una pratica illecita fino all’anno 2000. Successivamente, tuttavia, pur essendo stata regolamentata, non è applicata secondo le regole imposte dalla normativa.

Quasi sempre le vittime di anatocismo bancario non hanno le competenze ed il tempo per rendersi conto di quanto sia accaduto o stia accadendo. Le conseguenze sono a volte drammatiche, con imprenditori che arrivano a perdere la propria casa e quella dei garanti, nonché il lavoro, per colpa di interessi fuori controllo.

Erredi Consulting verifica la correttezza -o meno- degli addebiti per anatocismo a tutela del Cliente, offrendogli la possibilità di richiedere il rimborso.

Di seguito la dimostrazione di quanto è stato sottratto dalla banca in danno ai Clienti per il solo anatocismo:


Accade così che spesso, dalla scomoda posizione di debitore si passi a quella di creditore nei confronti della banca, recuperando non soltanto gli interessi pagati, ma anche le spese e le commissioni collegate all’erogazione del prestito o del mutuo, incluse le commissioni di massimo scoperto (CMS) o di istruttoria veloce. Da dove iniziare? Chiama Erredi Consulting al n. 0445.575311

 

VERIFICA DELL’ANATOCISMO BANCARIO

Il primo passo è avere consapevolezza dell’esistenza dell’anatocismo bancario in relazione all’attività intrattenuta con la propria banca, per cui, al minimo sospetto o campanello di allarme (richiesta improvvisa di rientro del fido, ricevimento di decreto ingiuntivo, ecc) è opportuno contattare senza indugio Erredi Consulting che garantisce trasparenza e libertà da qualsiasi pressione esterna. Attraverso la verifica dell’anatocismo bancario essendo esperto “terzo” è in grado di accertare le anomalie e le irregolarità. Successivamente saranno indicate le soluzioni per rimediare al danno, sia da un punto di vista economico che legale.

Le problematiche più ricorrenti riguardano l’applicazione dell’anatocismo e dei tassi ultralegali non pattuiti specificatamente per iscritto (così come previsto dagli articoli 1284 cc. e l’art. 117 del Testo Unico Bancario), l’applicazione delle Commissione di Massimo Scoperto o di Istruttoria Veloce, l’addebito di spese non contrattualmente previste, nonché tutta la casistica concernente un vasto ambito di aree, tutte ugualmente importanti che comportano un rischio in capo dell’utente bancario.

Usiamo le parole di un imprenditore veneto intervistato su Padova24ore: “Quello che dico agli altri imprenditori che sono nelle condizioni in cui ero io, e cioè di aver lavorato per anni con banche che gli hanno sempre chiesto molto di più del lecito, è di non arrendersi e di non avere paura. È giusto contrattaccare”, meglio se con gli strumenti giusti, ossia con una perizia che dimostra l’illeceità degli addebiti.

Contattaci allo 0445.57511 senza alcun impegno e affidati alla nostra esperienza!

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